presentazione
Maat Project sono io, Federica.
Sono nata ad Ancona e ho studiato a Bologna. Mi sono laureata in Semiotica dell’Arte al DAMS e per circa 10 anni ho lavorato come tecnico del suono.
Nel 2008, mi stabilisco a Cividale del Friuli e appendo le cuffie al chiodo. Senza competenze spendibili nel mondo del lavoro normale, penso a quale strada intraprendere senza disperdere il mio bagaglio professionale e la mia passione per il mondo del teatro: decido di continuare nel campo dello spettacolo dal vivo e dedicarmi all’organizzazione.
Devo acquisire nuove nozioni e competenze: mail, progetti, logistica, agibilità, budget! Da dietro le quinte, tutto questo lavoro non si vede eppure fa parte integrante del mondo del teatro. Mi getto a capofitto in questa nuova avventura e partecipo a tutte le occasioni di formazione con persone qualificate che incontro sulla mia strada.
Con studio, fatica ma anche grandi soddisfazioni, riesco a trovare occasioni per mettermi alla prova e crescere professionalmente.
Attualmente collaboro stabilmente con importanti realtà del panorama artistico italiano quali VAN e Sotterraneo.
Gli incontri fortunati mi hanno portata sempre più a specializzarmi nella gestione amministrativa di compagnie di produzione di danza e teatro. Ho scoperto che fare budget, preventivi e rendiconti mi diverte: si tratta di attività che richiedono ordine, attenzione e pazienza e, se tutto viene gestito in modo corretto, il risultato sarà un incastro perfetto di voci e valori. Come in un puzzle.
Il mio carattere e le mie attitudini relazionali mi hanno spinta sempre a prediligere ambienti di lavoro indipendenti. Le compagnie di produzione a gestione orizzontale, senza gerarchia e con un ampio raggio di collaboratori esterni, rimangono le mie preferite: sono leggere, dinamiche e innovative. Per ora, i grandi enti teatrali, con una struttura aziendale interna ben definita, non rientrano nelle mie ambizioni.
Nel 2015, dopo circa 6 anni come dipendente, ho deciso di aprire la P.IVA e lavorare a compenso orario per diverse realtà sul territorio italiano.
Ho chiamato la mia attività Maat Project in onore alla dea egiziana Maat, propagatrice dell'ordine cosmico.
Sono nata ad Ancona e ho studiato a Bologna. Mi sono laureata in Semiotica dell’Arte al DAMS e per circa 10 anni ho lavorato come tecnico del suono.
Nel 2008, mi stabilisco a Cividale del Friuli e appendo le cuffie al chiodo. Senza competenze spendibili nel mondo del lavoro normale, penso a quale strada intraprendere senza disperdere il mio bagaglio professionale e la mia passione per il mondo del teatro: decido di continuare nel campo dello spettacolo dal vivo e dedicarmi all’organizzazione.
Devo acquisire nuove nozioni e competenze: mail, progetti, logistica, agibilità, budget! Da dietro le quinte, tutto questo lavoro non si vede eppure fa parte integrante del mondo del teatro. Mi getto a capofitto in questa nuova avventura e partecipo a tutte le occasioni di formazione con persone qualificate che incontro sulla mia strada.
Con studio, fatica ma anche grandi soddisfazioni, riesco a trovare occasioni per mettermi alla prova e crescere professionalmente.
Attualmente collaboro stabilmente con importanti realtà del panorama artistico italiano quali VAN e Sotterraneo.
Gli incontri fortunati mi hanno portata sempre più a specializzarmi nella gestione amministrativa di compagnie di produzione di danza e teatro. Ho scoperto che fare budget, preventivi e rendiconti mi diverte: si tratta di attività che richiedono ordine, attenzione e pazienza e, se tutto viene gestito in modo corretto, il risultato sarà un incastro perfetto di voci e valori. Come in un puzzle.
Il mio carattere e le mie attitudini relazionali mi hanno spinta sempre a prediligere ambienti di lavoro indipendenti. Le compagnie di produzione a gestione orizzontale, senza gerarchia e con un ampio raggio di collaboratori esterni, rimangono le mie preferite: sono leggere, dinamiche e innovative. Per ora, i grandi enti teatrali, con una struttura aziendale interna ben definita, non rientrano nelle mie ambizioni.
Nel 2015, dopo circa 6 anni come dipendente, ho deciso di aprire la P.IVA e lavorare a compenso orario per diverse realtà sul territorio italiano.
Ho chiamato la mia attività Maat Project in onore alla dea egiziana Maat, propagatrice dell'ordine cosmico.